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Qual è il tuo motivo?

21
Dic, 2023

La motivazione è la spinta che ci porta ad agire per raggiungere la nostra meta, i nostri obiettivi, qualcosa che ci interessa ottenere. Possiamo dire che guida le nostre azioni e orienta i nostri comportamenti secondo qualcosa che ci arriva da dentro oppure anche dall’esterno, possono essere gli stimoli che ci danno altre persone.
Tutto parte da un bisogno, un desiderio che abbiamo dentro di noi e che ci porta ad agire per soddisfarlo. La motivazione è davvero un processo fondamentale nella vita di un individuo, perché è la molla che ci spinge e ci sprona all’azione. 

Ambizione, consapevolezza, autostima, entusiasmo, forza di volontà. La motivazione è fatta di un mix di elementi diversi per ogni persona. Serve nella vita personale e ci orienta anche nelle nostre scelte di lavoro. La motivazione personale è l’insieme degli stimoli che orientano un individuo nel definire i suoi scopi e decidere, di conseguenza, le sue azioni. 

Qui entrano in gioco le aspirazioni personali, le ambizioni, l’educazione ricevuta e la propria storia personale. Nella vita quotidiana e, in particolare, al lavoro la motivazione personale è una risorsa cruciale per dare piena espressione al significato che ciascuno di noi attribuisce alle parole successo e realizzazione. La motivazione parte da noi stessi, dalla convinzione che siamo in grado di assumerci la responsabilità della nostra vita. Per esserne davvero consapevoli occorre avere autostima, ovvero un buon giudizio di noi e delle nostre capacità, e farsi aiutare da una robusta dose di perseveranza.

La fonte della motivazione è doppia: quando arriva dall’interno si parla di motivazione intrinseca e quando invece le gratificazioni ci provengono dall’esterno si parla di motivazione estrinseca.  La motivazione ci suggerisce quali azioni compiere, quanta energia impiegare per supportare il nostro sforzo nel tempo. 

La motivazione estrinseca e anche uno strumento da utilizzare per coinvolgere le persone in molti ambiti. Gli stimoli interni generano motivazione intrinseca e sono determinati dal desiderio e dalla soddisfazione di raggiungere un obiettivo; gli stimoli esterni sono al di fuori del controllo del’individuo e generano motivazione estrinseca: in questi casi il soggetto si impegna nello svolgimento di un compito per ottenere benefici o evitare circostanze negative. 
Ogni compito, ogni obiettivo che ci proponiamo, implica uno sforzo: cosa ci spinge a non mollare, a voler perseguire questo fine? Il semplice desiderio di qualcosa non basta, perché, anche se tutti vogliamo dimagrire, non sono in tanti ad andare in palestra oltre i tre mesi di prova. 

Qual è il tuo motivo?

Attivazione, persistenza e intensità sono le tre componenti base della motivazione e, quando si parla di motivazione estrinseca, si tratta di elementi esterni. La molla ad agire può puntare alla realizzazione della persona e delle sue qualità oppure alla conquista di qualche riconoscimento esterno. La motivazione esterna può essere di natura materiale (case, gioielli, soldi e qualunque bene che abbia valore) o immateriale (fama, potere, carriera, ecc.). 
Questo dipende naturalmente dal ROI (return on investment): un ritorno non squisitamente economico, quanto piuttosto di un complesso di riconoscimenti anche relazionali che impattano sulla soddisfazione della persona e che costituiscono la base per la sua motivazione.

Perché lavoriamo? Cos’è che ci spinge tutte le mattine a scendere dal letto, a ingoiare in fretta una colazione e a lottare contro il traffico per raggiungere il posto di lavoro? Forse i soldi? Riduttivo. 

Lavorare per la sopravvivenza è solo una delle ragioni. Lavoriamo per soddisfare bisogni diversi, non solo materiali, ma anche psicologici ed emotivi.
 Parlare di motivazione al lavoro vuol dire analizzare il campo delle variabili in grado di sprigionare energie psico-fisiche nell’attività professionale, nonché dell’intensità e della persistenza di questo investimento. 

Bisogni e desideri individuali, paure e avversioni, valori, aspettative e progetti di vita personali, ma anche le forze che nascono dalla natura dei compiti svolti, dal tipo di relazioni sociali, dagli obiettivi, dalla struttura, insomma variabili organizzative, del compito, soggettive e socio-culturali interagiscono continuamente, influenzando la motivazione sul luogo di lavoro, il suo andamento nel tempo, la sua intensità e rilevanza. 
La vera gratificazione si raggiunge quando si è raggiunta la massimizzazione del rapporto tra performance e soddisfazione.

Andrea Colombo

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