Oltre ogni aspettativa…ci sei tu!
Gran parte delle persone lega la propria felicità alle aspettative, diventando spesso un giudice severo dei risultati che ottiene.
Questo è il motivo per cui ritengo sia meglio smettere di concentrarsi sulle aspettative e iniziare a focalizzarsi sulla realtà della vita.
Ostinarsi a pretendere che l’altro sia l’artefice della nostra felicità, del nostro benessere, del nostro successo, è un modo di pensare che è mortale perché sposta il focus fuori di noi e, non avendo nessuno di noi il controllo su un altro essere umano, ci porterà a mettere la nostra vita stessa nelle mani degli altri.
È su di noi che dobbiamo mantenere l’attenzione. Alleniamoci a pianificare reali strategie e possibili soluzioni, valutando strada facendo, i risultati, così da essere sempre in grado di apportare quei significativi cambiamenti in grado di farci arrivare alla meta.
Questo cambiamento applicato alla modalità di pensiero significa trasformare l’infelicità in felicità e sarà la responsabilità che ci prendiamo e il credo in noi stessi e nei nostri mezzi a fare la differenza sui risultati.
Sensibilità. Volontà. Libertà. Consapevolezza. Coraggio. Sono queste le qualità che ci definiscono come esseri umani e che ci sospingono verso la nostra grandezza, che non risiede nell’essere forti, ma nel giusto uso che facciamo della forza.
È il più grande, colui la cui forza trascina il maggior numero di cuori grazie al richiamo del proprio.
La maggior parte delle persone considera la vita come un combattimento di cui la competizione è lo strumento migliore. Considero la vita un gioco: è importante partecipare alla stesura delle sue regole.
“Ciò che semini, raccogli” è una delle più incisive: qualunque cosa l’essere umano produca in parole e fatti, gli tornerà indietro.
Il dare è già un ricevere. “Io ti do solo se in cambio...” (dare/ricevere condizionato) come una clausola da soddisfare per garantirci il ritorno sull’investimento, è tornare punto a capo. Il dare vero è incondizionato. Comincio io per primo!
La facoltà dell’immaginazione svolge un ruolo dominante nel gioco della vita: l’uomo, concretizza in realtà ciò che è capace d’immaginare.
Sono convinto che la ricchezza personale, i privilegi e le responsabilità vadano di pari in passo.
I privilegi si identificano nel libero utilizzo del denaro, nella libertà dell’uso del tempo, dei rapporti, nella libertà spirituale, fisica e nella libertà fondamentale: quella di scoprire e sviluppare l’unicità del proprio talento per realizzare il proprio scopo di vita.
Diventare una persona illuminata significa essere quello che vogliamo, liberi di fare e di avere qualunque cosa desideriamo senza arrecare danno ad alcuno e aiutando nello stesso tempo gli altri attraverso un’economia responsabile, utile e concreta.
Lo sviluppo economico è la capacità di creare non quella di comprare: la responsabilità sociale d’impresa non si compra. Le persone, al di là di quello che diremo, vedranno quello che faremo.
Andare oltre genera straordinarietà negli eventi e questo per me ha determinato l’elemento distintivo, l’ingrediente base per vincere.
Il re è nudo, togliamoci le corazze perché, se vogliamo qualcosa che non abbiamo mai avuto prima, dobbiamo essere disposti a fare delle cose che non abbiamo mai fatto prima.