All-in sul talento

In un mondo che tende all’uniformità, l’unico modo per distinguerci è superarci nelle nostre performance

Nella nostra essenza risiede il seme della realizzazione: per scoprire il nostro talento, quindi, è necessario prima di tutto riscoprire noi stessi.

Solo in questo modo, infatti, possiamo valorizzare la nostra esperienza, spingendoci a guardare dentro di noi in profondità, così da accedere all’essenza naturale e alle nostre passioni, stimolandoci a riflettere su ciò che vogliamo, da adesso in avanti.

Dobbiamo essere più consapevoli del nostro Talento, così che possiamo valorizzarlo, raggiungendo un autentico successo, inteso come graduale realizzazione dei nostri valori e ideali fino a un’auto-realizzazione completa.

Un talento speciale, unico e originale in grado di splendere nella sua grandezza, bellezza, genialità ed eccellenza, insomma, proprio quello che contraddistingue ognuno di noi.

In un mondo in cui siamo circondati da strutture più o meno composte, che tendono all’uniformazione delle persone, con regole del gioco ben definite e out-out sincronici nell’attività di appiattimento globale, l’unico modo per distinguerci è superarci nelle nostre performance, così da ritagliarci uno spazio sempre maggiore rispetto alle opportunità che il mondo ci presenta.

A mano a mano che lo spazio di mercato si affolla e le prospettive di crescita si riducono, ciascuno di noi diventa sempre più simile all’altro e, nella soluzione finale, veniamo incitati a vedere negli altri avversari da eliminare, contribuendo a tingere il mondo di un rosso sangue sempre più intenso, tanto quante sono le persone che periscono in questo stato di assoluta competizione.

Nel pensiero controverso tipico degli outsider, l’alternativa più valida la realizziamo nell’andare a valorizzare la nostra parte di maggiore unicità, capace di creare nuove opportunità, in cui il concetto di concorrenza si scioglie come neve al sole, perché sarà il bene comune a delineare le regole del gioco, facendo valere ogni abilità del singolo in maniera irripetibile, quale continuo sviluppo della propria esperienza di vita, rinnovata e rinnovabile in ogni occasione.

In questo modo si andrà a definire tra le persone un rapporto sempre più collaborativo e generativo, poiché rivolto a un comune, reciproco, utile benessere.

A supporto di ogni talento c’è un insieme di valori, la cui espressione determina un’innovazione strategica e strutturata della nostra vita, capace di contenere in un unico abbraccio noi, le persone con le quali collaboriamo e il mondo in cui viviamo.

Siamo alla continua ricerca di un modo proficuo d’interpretare l’esistenza, rispondendo sempre a nuove domande, che pongano al centro del progetto chiamato vita, la persona.

Per fare questo è necessario porre il focus sul quadro complessivo del nostro progetto di vita, così da pianificare una strategia adeguata alla realizzazione dello stesso.

Al fine di portare valore alla società con il nostro talento, è necessario estendere la dimensione della nostra visione oltre la normale domanda che il mondo in cui viviamo ci pone, così da evitare un ristagno nell’abitudine, direzione senza ritorno verso una mediocrità di soffocante normalità.

Trasformiamo la nostra vita, diventiamo artefici del nostro Destino e realizziamo giorno dopo giorno i nostri sogni più autentici.

Da giovani ne abbiamo tanti, nella vita quotidiana le cose non vanno come le programmiamo e troppo spesso finiamo per adattarci a una realtà che non ci corrisponde: più che vivere, finiamo per sopravvivere e, senza neanche accorgercene, ci ritroviamo ingabbiati. Ci rassegniamo e tiriamo avanti.

La società ci dice che tutto sommato dobbiamo accontentarci, che siamo già fin troppo fortunati.

Ogni persona ha in sé un potenziale enorme che non aspetta altro che essere esplorato ed espresso e per questo è fondamentale riprenderci in mano la vita che desideriamo, quella a cui siamo destinati e che ci può appagare.