Vorrei che “tu” fossi qui
Di tanto in tanto i miei figli si divertono a curiosare nella mia collezione di vinili e compact disc e lo scorso fine settimana mia figlia mi ha portato la copertina di un vinile, dopo avermela mostrata mi ha detto che le piaceva molto la fotografia con “i due signori”, ma che era incuriosita da uno dei due; ecco che mi sono ritrovato a riflettere profondamente sull’immagine di copertina dell'album dei Pink Floyd del 1975, "Wish You Were Here". Una fotografia iconica, con una storia interessante sulla sua realizzazione, in cui due uomini d'affari si stringono la mano mentre uno di loro è avvolto dalle fiamme.
Questa immagine mi ha fatto meditare su un tema che mi tocca profondamente e che mi è molto caro: la distanza nelle relazioni umane.
La paura di essere feriti o traditi spinge molte persone a mantenere una certa distanza emotiva dalle controparti, erigendo barriere che tengono gli altri ad almeno “un braccio di distanza”, più o meno lo spazio tra due persone durante una stretta di mano, come se fossero costantemente avvolti da fiamme metaforiche, accese per davvero su quell'uomo nella copertina dell'album.
Ho continuato a riflettere su questa immagine, ed alla fine ho iniziato a chiedermi quale fosse la via giusta da seguire per allontanarsi dal timore di rimanere scottai, delusi, amareggiati.
La verità è che evitando il contatto stretto con gli altri impediamo a noi stessi di scoprire non solo il mondo che ci sta attorno, ma soprattutto le persone che lo popolano e tutte le connessioni che si possono instaurare; se restiamo chiusi in noi stessi, continuando a tenere gli altri ad un braccio di distanza, perdiamo una parte fondamentale della vita: le relazioni umana.
Le relazioni, quelle più significative sono uno dei pilastri del nostro essere umani. Sono un'opportunità per crescere, apprendere e sperimentare il mondo anche attraverso gli occhi degli altri, quando questi ci aprono la porta del loro modo di vedere il loro ambiente; riusciamo ad avere così l'opportunità di vedere anche la vita da un punto di vista diverso e di arricchirci con nuove prospettive.
Questo è quello che intendo quando dico che ritengo sia fondamentale avvicinarsi alle relazioni con le persone tenendo la mente aperta e la volontà di comprendere gli altri accesa; mettere a fattor comune le esperienze è una pratica davvero potente per costruire, curare e nutrire correttamente le relazioni, rendendole più forti e più significative.
Nel momento in cui ci sforziamo di ascoltare veramente gli altri, cercando di capire le loro speranze, le loro paure ed i loro desideri, creiamo un legame che va oltre le barriere mentali indotte dal nostro cervello rettile; l'apertura emotiva alla creazione di un Noi, unita all'accettazione reciproca di pregi, difetti e mancanze, ci permette di crescere come individui, di instradare correttamente la relazione con gli altri e di salire di livello nel nostro sviluppo personale.
Le esperienze che gli altri condividono con noi ci permettono anche di imparare ad essere più compassionevoli, tolleranti e aperti alla diversità, aspetti sempre più difficili da trovare negli atteggiamenti umani; questo è indubbi che ci renda persone migliori e che contribuisca a creare una società più inclusiva e armoniosa.
È chiaro, non possiamo nasconderci dietro ad un dito in modo da non tenere in considerazione un fatto indiscusso: avvicinarsi alle persone comporta un certo grado di vulnerabilità, si corre il rischio di essere lesi, ingannati o delusi (che alle volte è peggio). È quindi importante ricordare che parte del processo sta proprio nel trarre insegnamento da ogni incontro, positivo o negativo che sia, traendone una lezione da tramandare e condividere, facendone qualcosa di prezioso per noi stessi e per gli altri.
Attraverso le sfide e le difficoltà possiamo davvero crescere, perfezionarci e maturare.
Prova anche tu ad osservare la copertina di "Wish You Were Here" dei Pink Floyd, a mettere da parte le paure e le riserve, ad aprirti agli altri e ad abbracciare la bellezza delle relazioni ben nutrite., poi, se ti va, scrivimi le tue idee e impressioni.
Da anni intervisto persone di ogni genere, età ed estrazione sociale, per comprendere sempre meglio come individuare e correggere tutti i piccoli e grandi errori che influenzano il corretto sviluppo e la prosperità delle nostre relazioni. Se anche tu sei interessato a questo argomento contattami, sono sempre pronto a condividere esperienze e idee con gli altri.