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I pilastri e gli alleati di un progetto di business

21
Apr, 2023

Abbiamo parlato in un articolo precedente del concetto di Imprenditore senza confini analizzando come, nell’accettare i nostri confini, possiamo aprirci a comprendere quelli degli altri ed imparare a conviverci, di fatto abbattendoli senza crepi e calcinacci da raccogliere, ma fluidamente, imparando ad avere confini flessibili in base alle situazioni prendendoci cura degli altri, insieme alla cura verso noi stessi. Parliamo di confini spaziali, pesiamo oggi alla necessità di isolamento da emergenza sanitaria: siamo addirittura forzatamente confinati. Se l’imprenditore non abbraccia la visione “senza confini” difficilmente riuscirà a non fermarsi, a sentirsi ancora parte di un sistema che lo coinvolga attivamente. La capacità di vivere senza confini travalica le distanze oggettive e attinge alle nostre modalità intangibili, occorre svilupparle.

Oggi andiamo a capire come queste modalità siano fra loro intersecabili in modo potenziante.

 I pilastri e gli alleati di un progetto di business

Dunque, sono incubatori e moltiplicatori di know-how che si intende trasferire alle aziende e ai professionisti per facilitare e velocizzare, se non rendere addirittura automatizzati, molteplici processi dei singoli progetti da introdurre. Automatizzare come sinonimo di indipendenza nelle deleghe ad esempio, grazie a micro-ruoli affidati con cura in base al superamento delle barriere e dei limiti e confini.

Cosa significa?

Andiamo in profondità scoprendo quali sono i tre pilastri fondamentali della modalità Diamante intersecata con i concetti valoriali dell’imprenditore senza confini.

Alla base del successo dell’imprenditore ho individuato tre pilastri concettuali di una forza smisurata che ora accenno qui di seguito, ma che poi saranno approfonditi singolarmente nei prossimi blog:

Iniziamo dalla vison intesa come certezza di visione di ciò che è stato e di ciò che si realizzerà con tutti gli elementi immessi dall’imprenditore e condivisi con persone vicine, la squadra. Una vision quindi focalizzata, esternalizzata e poi rivisitata, condivisa e anche arricchita perché sia forte. Una volta ripresa e perfezionata dall’ideatore, va poi trasmessa di volta in volta alle risorse inserite che vanno ispirate e invitate alla scelta, allineate.

 I pilastri e gli alleati di un progetto di business

Allora stiamo parlando di persone che devono condividere, dunque introduciamo l’altro pilastro, la squadra, chiave cruciale e fondamentale della strategia business che stiamo delineando. Valutiamo sempre quale siano le risorse davvero fondamentali per la squadra? Chi invece non lo è e anzi magari può rivelarsi d’intoppo per il progetto specifico? Magari è la risorsa giusta in altri progetti, ma non in quello corrente. Sentire la squadra anche emozionalmente ed essere pronti a definire se sarà composta ad esempio dai soci, oppure dai manager, oppure un coro di risorse dai ruoli minori ben concertate assieme. La squadra necessita di conferimenti al ruolo chiari e valorizzati, non meno che di investimenti in microspecializzazioni.

E il tutto come sta in piedi senza stressare un po’ di dati e di processi con un business plan? Ecco qui il terzo pilastro! E deve essere intersecato fra pianificazione dei ruoli e compiti, obiettivi strategici ed economici.

Immediatamente accanto ai pilastri troviamo i cinque alleati segreti che costituiscono il più grande bene intangibile che abbiamo. Puoi toccare il vento? Eppure, se pensiamo ad un tornado, immediatamente capiamo che ci sono forze devastanti attorno a noi, capaci di ribaltare interi paesi. Non si afferrano, eppure abbattono case come se fossero cartapesta. Uno dei temi importanti che ho imparato a valorizzare nel mio percorso imprenditoriale, sono proprio le capacità intangibili, le attitudini che sono dentro la persona. Ne ho selezionate cinque che si sono dimostrate le più efficaci sul campo: flessibilità, pazienza, sostenibilità, persistenza e resilienza.

Cosa intendo per flessibilità?

L’adattarsi alle situazioni senza perdere di vista gli obiettivi, verso se stessi verso la squadra, identificare le persone in modo chiaro e deciso, ma strutturare il nostro cammino in modo flessibile e capace di assecondare i cambiamenti che l’imprevisto ci pone davanti. Fatta la griglia stabile abbiamo quindi gli ancoraggi per poter fluire in modo flessibile, come acqua che scorre libera ma ben incanalata. Se occorre, il canale può essere reindirizzato avendo manopole saracinesche che se chiudono un passaggio è perché ne hanno un altro ben studiato per accogliere la forza vitale dell’acqua.

 I pilastri e gli alleati di un progetto di business

Pazienza, nel luogo comune è la virtù dei forti, la potenza della calma, dell’attesa, spesso più dura da sopportare che un problema da risolvere velocemente, magari lì ci sentiamo meglio, perché possiamo reagire subito dando placebo alle ansie. Ma la pazienza no, con lei si gioca di virtù nel saper aspettare. Un tempo d’attesa che dobbiamo a noi stessi e agli altri, darsi delle time-line con momenti di distacco operativo e rigenerazione per sé stessi e per gli latri, bilanciare bene gli sforzi adatti alle giuste soluzioni con armonia, passo dopo passo.

Sostenibilità, amo questa parola, mi vibra dentro profondamente. La pensiamo spesso come ambiente, in senso ecologico, puntando l’attenzione prevalentemente sull’inquinamento. La sostenibilità dei 17 punti ONU parlano anche di azienda, invece, considerando l’ambiente anche al lato del benessere sociale e personale, un rispetto del bios anche in senso umano. Adottiamo una valorizzazione sostenibile delle nostre risorse? Sia come impatto ambientale ecologico, ma anche come impatto sul nostro vissuto interiore e della nostra squadra. Supportiamo noi stessi e le figure accanto a noi? Uno degli elementi che aiuta a rispettare se stessi e gli altri in modo sostenibile è l’aver studiato un piano strategico che preveda l’assegnazione di singole attività e singoli ruoli con ingaggi chiari e misurabili per raggiungere agevolmente i propri obiettivi rispetto alle risorse da mettere in campo.

Ora accenno alla persistenza. Dico accenno perché ognuno di questi alleati troverà ampio approfondimento in altri blog successivi. “La maggioranza degli uomini va incontro al fallimento a causa della mancanza di perseveranza nel creare nuovi progetti che prendano il posto di quelli che sono falliti.” -  Napoleon Hill.  Anche a te capita di essere appesantito e affaticato? Può succedere che il nostro viaggio ci tiri giù, cosa che ci renderebbe quasi impossibile e difficile andare oltre e portare a termine i risultati. I miti degli eroi sono ricchi di racconti che ci mostrano che l’attitudine vincente in assoluto è proprio la persistenza, la perseveranza. Per svilupparla occorre riguardare alla nostra storia, riposizionare quello che siamo, guardare a ieri per valorizzare il resistere di oggi. Anche se fosse contro tutto e tutti, se l’opposizione la trovassimo proprio lì nella nostra squadra (il resto della squadra vive a sua volta dei problemi), è necessario ripescare dai nostri vissuti i successi, gli obiettivi raggiunti. Se ce l’abbiamo fatta, ce la faremo ancora.

“La pazienza, la persistenza e il sudore costituiscono una combinazione imbattibile per il successo”
– (Napolen Hill).

Parlando ora del quinto alleato, la resilienza, quante volte cadiamo? Capita a tutti e quando avviene occorre essere focalizzati sull’opportunità in ciò che stiamo vivendo e su ciò che sta accadendo. Quando sentiamo che l’abbattimento prevale sul resto, occorre guardare in noi stessi e cercare la nostra luce, la forza dell’idea che ci aveva così stimolati all’azione creativa, la nostra vera motivazione originale. Seguiamola andando avanti sulla nostra strada, quella dove vogliamo veramente essere cogliendo l’opportunità che le difficoltà ci stanno mettendo davanti.

 I pilastri e gli alleati di un progetto di business

Abbiamo molti alleati intangibili, anche io ne ho altri oltre a questi, ma di questi cinque ho fatto una combinazione vincente nel mio percorso professionale in primo luogo, e poi sono diventati ancoraggi fondamentali per la vita professionale di molti miei collaboratori, partners e clienti.

Claudio Messina

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