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Il copione di vita

28
Apr, 2023

Tutti noi abbiamo un copione di vita, termine coniato da Eric Berne, padre dell’Analisi Transazionale, che lo definisce: “Un piano di vita che si basa su una decisione presa durante l’infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata dagli avvenimenti successivi, e che culmina con una scelta definitiva”.

Il problema di questo sistema di credenze è che il più delle volte è uno schema limitante.

Non permette alle nostre potenzialità di esprimersi in modo libero. Il copione nasce dalla mente di un bambino piccolo, che deve adattarsi alla vita in una condizione di assoluta vulnerabilità.

Una vera e propria strategia di sopravvivenza, basata sulle emozioni infantili, basata su scelte inconsce, che spesso portano a estremizzare e assolutizzare gli eventi vissuti.

Le difficoltà si amplificano nel momento in cui adoperiamo questo copione in età adulta, avendolo scritto nell’infanzia. Se non lo elaboriamo o se qualcosa d’importante non ci costringe a rivederlo, ce lo porteremo con noi per tutto il resto della vita. Nel credere di essere liberi nelle nostre scelte, stiamo invece seguendo un copione già scritto, recitato e prodotto.

Il copione di vita

Per cambiare uno schema di pensiero e prendere possesso di uno nuovo, è necessario:

  • prendere atto dello schema che ci sta limitando;
  • riformulare un nuovo schema di pensiero e andarlo ad alimentare ogni giorno;
  • in parallelo, pulire le memorie emozionali che ci alimentano e assorbire quelle nuove che rappresentano il nuovo io.

Il sogno è gratuito, il viaggio per realizzarlo no, ed è questo il motivo per cui sarà importante applicare alle nostre abitudini la responsabilità che ci prendiamo, così che la stessa le porti a lavorare per noi.

Tutto ciò che vediamo al di fuori di noi, è il riflesso di noi stessi ed è da questa interpretazione che possiamo cambiare il nostro focus, per accedere così alla realizzazione della nostra nuova realtà.

Siamo noi che rimaniamo agganciati ai nostri limiti, ai nostri preconcetti e alle idee che ci siamo fatti su di noi e sul mondo. Questo ci ha portato a diventare amici di tutto quello che non vogliamo mollare.

Nel momento in cui andremo ad alimentare certi schemi mentali ed emozionali, la realtà si conformerà a essi: quindi se ci dipingeremo come dei brutti anatroccoli, non solo ci atteggeremo a essere diversi ed emarginati, ma attrarremo delle situazioni che rafforzeranno tale convinzione. Laddove, invece, decideremo d’immaginarci come esseri buoni, belli e bravi, ecco che la magia si verificherà e noi avremo la possibilità di vivere la vita così come più ci piace e ci fa stare bene.

Sarà un vero e proprio circolo virtuoso

Ora, tutto quello che dobbiamo fare è lasciare andare.

  • divento consapevole che è un programma limitante;
  • mi prendo il tempo di analizzare la situazione filtrata dai miei condizionamenti;
  • agisco, qui e ora.

Il punto d’incontro tra l’oggi e il domani è quello in cui possiamo generare un cambiamento positivo.

L’unico tempo sul quale possiamo esercitare il controllo è il presente

 

Andrea Colombo

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