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La scelta del vino per un business lunch

05
Ott, 2024

Oltre il nome sull'etichetta

Quando si organizza un incontro di lavoro al ristorante, ci sono molteplici dettagli da considerare, e la scelta del vino è solo uno di questi. Spesso si tende a dare troppa importanza a ciò che è in realtà un elemento di contorno rispetto ad altri fattori fondamentali per il successo dell’incontro. Non fraintendetemi: il vino ha il suo ruolo e, se scelto con cura, può arricchire l’esperienza e rendere il tutto più piacevole – detta da un sommelier che dell’enogastronomia ne ha fatta una professione. Ma se sovrastimato, può anche creare imbarazzi o, peggio ancora, distrarre dall’obiettivo principale dell’incontro.

La Location: dove Lavoro e Piacere si incontrano

Prima ancora di scegliere il vino, è cruciale individuare il locale giusto. Un ristorante troppo lontano, con difficoltà di parcheggio o in una zona trafficata può far partire con il piede sbagliato qualsiasi incontro, facendo arrivare gli ospiti stressati e di cattivo umore. Meglio optare per un luogo facilmente raggiungibile, magari con una vista piacevole o un ambiente rilassante che favorisca la conversazione. Non è solo una questione di comodità: scegliere un locale adatto è un segno di attenzione e rispetto verso l’interlocutore.

La scelta del vino per un business lunch

Comfort e Acustica: Parlare Senza Gridare

Un altro aspetto da non sottovalutare è l’ambiente del ristorante. Un tavolo vicino alla cucina o troppo vicino ad altre persone potrebbe compromettere la privacy e rendere difficile la comunicazione. L’acustica del locale è cruciale: meglio scegliere un posto dove non ci sia troppo rumore di fondo, per evitare di dover gridare le proprie opinioni (o contratti) sopra il tintinnio dei piatti e le risate del tavolo accanto piuttosto che optare per un locale dalla rinomata Carta dei Vini.

Il Vino: un elemento di piacere, non un test di conoscenza

Ed eccoci al vino, il protagonista atteso di questa conversazione. La scelta del vino, durante un business lunch o una cena, dovrebbe essere mirata a completare l’esperienza gastronomica e rendere il tutto più piacevole, senza esagerare né nelle dosi né nelle pretese. Evitare di puntare a bottiglie blasonate e costose potrebbe rivelarsi una mossa vincente, soprattutto se gli ospiti non sono particolarmente esperti in materia.

Un vino dal nome altisonante può, infatti, intimidire o addirittura risultare una delusione se non si è abituati a certi sapori o strutture. Meglio optare per vini che si abbinano bene ai piatti scelti, che non sovrastino il gusto del cibo, ma lo completino. Ad esempio, se il menu prevede piatti leggeri e freschi, un bianco giovane e fruttato potrebbe essere una scelta perfetta; se invece si opta per piatti di carne o sapori più intensi, un rosso non troppo tannico potrebbe essere l’ideale.

La scelta del vino per un business lunch

Non solo gusto, ma anche Gradazione

Un altro aspetto da considerare è la gradazione alcolica. Durante un incontro di lavoro, è preferibile non esagerare con vini troppo alcolici. Un calice di vino troppo “forte” può rendere la conversazione più sciolta, è vero, ma può anche rallentare i riflessi e compromettere la lucidità necessaria per affrontare argomenti importanti. Se l'incontro prevede un pranzo lungo, meglio servire più calici di vini diversi a bassa gradazione piuttosto che un’unica bottiglia importante, ma impegnativa da reggere.

L’Esperienza prima del Nome

Non c'è nulla di male nel preferire vini più semplici e immediati a etichette di nicchia, soprattutto se l’ospite non è un appassionato di enologia. Un vino meno noto ma ben scelto e perfettamente abbinato può sorprendere positivamente e lasciare un ricordo più piacevole di un’etichetta prestigiosa ma poco accessibile a un palato inesperto.

L’obiettivo principale è che il vino serva da collante tra le persone e non che diventi l’argomento di discussione principale, distogliendo l’attenzione dai temi lavorativi.

La scelta del vino per un business lunch

Alcuni Suggerimenti Pratici

  1. Chiedi consiglio al sommelier: se il ristorante ha un sommelier, sfrutta la sua esperienza. Basta fornire qualche dettaglio sui piatti scelti e sulle preferenze (o avversioni) degli ospiti per ottenere suggerimenti mirati e appropriati.
  2. Evita i vini troppo complessi: se gli ospiti non sono esperti, meglio optare per vini immediati e facili da capire, senza troppe pretese di complessità.
  3. Non esagerare nelle quantità: servire il vino con parsimonia è una forma di rispetto. Permette di gustare l’esperienza senza rischiare spiacevoli effetti collaterali.
  4. Considera anche l’acqua: può sembrare banale, ma avere una buona selezione di acque minerali è altrettanto importante. L’acqua aiuta a pulire il palato e favorisce un consumo più moderato del vino.

Conclusione

In definitiva, la scelta del vino è importante ma non deve sovrastare gli altri aspetti dell’incontro. Un ambiente accogliente, una buona acustica e un menu ben studiato sono i veri protagonisti, mentre il vino deve essere un elegante comprimario, capace di esaltare l’esperienza senza prendersi il centro della scena.

Il vero successo di un incontro di lavoro è fatto di piccoli dettagli e grandi attenzioni, dove anche il più piccolo calice di vino può fare la differenza, ma solo se scelto con intelligenza e moderazione.

Matteo Marco Galiano

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