Comunicazione cross-platform
Una guida essenziale per imprenditori e professionisti
Ormai da parecchi anni disponiamo di un'ampia varietà di canali digitali di comunicazione, il modo in cui le informazioni vengono condivise tramite questi canali può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un'organizzazione, di un prodotto o di una identità.
Il mestiere, o forse è meglio dire l'arte, di trasmettere messaggi attraverso diverse piattaforme necessita di una strategia ben definita, soprattutto quando si tratta di comunicazione aziendale. Per imprenditori, manager e professionisti, comprendere come adattare la propria comunicazione a seconda del contesto è fondamentale per garantire in maniera inequivocabile che il messaggio non solo raggiunga il suo pubblico, ma sia anche recepito nel modo più completo ed efficace possibile.
Personalizzazione del messaggio è una frase chiave nel contesto della comunicazione cross-platform: dovrebbe ormai essere chiaro a tutti che la comunicazione sui social media richiede un approccio diverso rispetto a quella su un sito web aziendale o tramite Google Business Profile; eppure così non è, sono sempre più numerosi i casi che ripropongono lo stesso messaggio senza alcuna declinazione in base alla piattaforma utilizzata.
Ogni piattaforma ha le sue peculiarità che devono essere comprese e rispettate per massimizzare l'efficacia della comunicazione.
Prendiamo, per esempio, la comunicazione su Facebook: qui, un approccio informale e coinvolgente tende a funzionare meglio. L'uso di immagini accattivanti e di un linguaggio che inviti all'interazione, come domande aperte o call-to-action leggere, può aumentare significativamente l'interazione da parte del pubblico. Chiaramente questo contrasta notevolmente con il tono che si potrebbe adottare su un sito web aziendale, dove l'informazione è spesso più dettagliata e formale, orientata a fornire una panoramica completa dei servizi o dei prodotti offerti dall'azienda.
Passando a LinkedIn, la piattaforma maggiormente utilizzata dai professionisti, il tono diventa più serio e orientato al business. Qui, le pubblicazioni dovrebbero riflettere la professionalità, del singolo possessore del profilo o dell'azienda coinvolta nella pagina, e fornire valore attraverso approfondimenti di settore, casi di studio, o riflessioni su tendenze di mercato. È molto importante, in questo contesto, dimostrare competenza e affidabilità, elementi che possono influenzare direttamente la percezione del marchio o della professionalità dell'individuo.
Non meno importante è la gestione della comunicazione su Google Business Profile, uno strumento potentissimo per le imprese che operano tanto a livello locale quanto su territori più diffusi. Le recensioni positive e una risposta tempestiva e riflessiva ai commenti possono migliorare notevolmente la visibilità di un'azienda ed il suo piazzamento nella SERP (Search Engine Results Page), ovvero nella pagina che contiene i risultati delle nostre ricerche sui motori, in questo caso Google. Allo stesso modo, una gestione negligente può causare danni duraturi alla reputazione aziendale ed al valore dei risultati che Google può associare a quel determinato profilo.
È basilare, quindi, che ogni messaggio sia attentamente calibrato e adattato non solo al pubblico ma anche alla piattaforma. Questo non solo ottimizza l'engagement, ma protegge anche l'immagine dell'azienda o del professionista.
Un esempio lampante di ciò è stato un noto brand di moda che ha utilizzato toni casual su LinkedIn, causando malcontento tra i professionisti del settore che si aspettavano una comunicazione più formale e informativa. Aver scambiato la tipologia di comunicazione di LinkedIn, rivolta ad eventuali partner o fornitori, con quella di Facebook, molto più diretta al colpo di scena ed alla vendita di impulso, ha causato, come da ricerca svolta, un abbassamento del valore percepito di quella particolare marca di scarpe da parte di un pubblico prevalentemente composto da imprenditori e professionisti.
Il comportamento online deve sempre rispecchiare gli obiettivi e i valori aziendali, indipendentemente dalla piattaforma scelta. Questo significa che ogni post, tweet (continuiamo a chiamarli così anche se adesso è X) o aggiornamento dovrebbe essere considerato come parte di una strategia di comunicazione più ampia che mira a costruire e mantenere la fiducia del consumatore o del cliente, su alcune piattaforme, di partner, fornitori o distributori su alcune altre.
Allo stesso modo, è importante monitorare e analizzare la risonanza delle strategie di comunicazione su diverse piattaforme; gli strumenti analitici possono fornire dati preziosi su ciò che funziona e ciò che non funziona, permettendo alle aziende di rifinire le proprie tecniche e migliorare continuamente la propria efficienza comunicativa.
La digitalizzazione dell'informazione, sempre più diffusa, offre innumerevoli opportunità per raggiungere clienti potenziali su scala globale, la sfida principale rimane quella di mantenere una comunicazione coerente ed efficace attraverso diversi canali. Ogni piattaforma ha il suo linguaggio e il suo pubblico, e il messaggio deve essere modulato di conseguenza.
La chiave per una comunicazione di successo in un panorama così variegato è la flessibilità e la capacità di adattare rapidamente i propri messaggi alle esigenze mutevoli del mercato e delle tecnologie.
La capacità da parte delle agenzie, così come dei professionisti della comunicazione, di distinguersi e fare in modo che le aziende si distinguono attraverso una comunicazione ben pianificata e strategica, non è solo desiderabile, ma necessaria.
Quindi, mentre navighiamo tra varie piattaforme, ricordiamoci che l'approccio da mantenere non cambia: dietro ogni schermo, c'è una persona reale, con aspettative reali; comunicare con rispetto, precisione e coerenza può trasformare le sfide della comunicazione cross-platform in opportunità significative di crescita, di connessione e di business.
Volendo concludere con una battuta dico che:
Non è per nulla fattivo affidare la comunicazione al cuggino!
Quello che, con il cellulare in mano ed in pochi minuti, effettua copia e incolla di una foto e di una marea di hashtag meramente inutili e di suo unico interesse, pensando di fare “comunicazione”.