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Personal branding su LinkedIn

13
Lug, 2024

Un elemento chiave per il successo professionale

Profilo personale e pagina aziendale LinkedIn hanno assunto un valore quasi inestimabile dal punto di vista della visibilità; Google ha infatti iniziato da tempo a considerarli come risultati autoritativi nel momento in cui si effettua una ricerca per il nome ed il cognome di una determinata persona, ponendoli tra i primi posti subito dopo gli annunci sponsorizzati. Ecco perché il personal branding su LinkedIn è diventato un aspetto cruciale per professionisti, manager, imprenditori e dirigenti: il modo in cui viene presentato il proprio profilo può avere un impatto significativo sulla propria carriera e sulle opportunità professionali.

Durante gli anni, mentre curavo la comunicazione sui vari social media, mi sono state poste delle domande riguardo all'importanza di essere presenti su LinkedIn, ma soprattutto su come presentarsi; di seguito ne metto alcune tra le più significative ed espongo quelle che sono le risposte che normalmente vado a dare ai miei clienti.

Personal branding su LinkedIn

D – Quanto è importante il personal branding su LinkedIn?

R – Molto, anzi moltissimo.

LinkedIn è una piattaforma essenzialmente business, i gattini, le foto della cena della sera prima e le gesta del sabato sera non sono gradite, né dalla piattaforma né tantomeno dall'utenza media; offre invece un palcoscenico unico per costruire e mostrare il proprio marchio personale ed il proprio curriculum, unitamente a tutta una serie di informazioni sulla propria esperienza e sui propri successi. Un personal branding efficace su LinkedIn aiuta a distinguersi in un mercato competitivo, attirando prospect, datori di lavoro o collaboratori. Il personal branding in questo caso non è solo una questione di “apparire” professionali, bensì di comunicare la propria unicità, i propri valori e le proprie competenze, in modo che risuonino con il pubblico di riferimento.

 

D – Devo per forza partecipare attivamente, di persona?

R – Sì, è essenziale se non si vogliono investire capitali in alter ego digitali.

La partecipazione attiva è fondamentale su LinkedIn in quanto non si tratta solo di avere un profilo ben curato, ma anche di interagire con la community o con quanti possono entrare in contatto con il nostro profilo o la nostra pagina. Commentare, condividere e pubblicare contenuti pertinenti aumenta la visibilità e consolida il proprio marchio; è infatti una cosa conosciuta a tutti i social media manager che LinkedIn gestisce il numero di volte in cui il proprio profilo o la propria pagina vengono visualizzati proprio in base all'interazione che viene effettuata, sia in entrata che in uscita dai profili. La partecipazione attiva dimostra la propria competenza, ma soprattutto l’impegno nel proprio campo, oltre che coadiuvare la costruzione di una rete di contatti significativi. In parole povere LinkedIn guarda ciò che facciamo sulla sua piattaforma e ci restituisce il controvalore della nostra partecipazione in visualizzazioni.

Personal branding su LinkedIn

D – Ma quali sono i punti essenziali per un profilo vincente?

R – Sono tantissimi, ma posso esporre i 5 più importanti.

1) Profili ottimizzati: Il primo passo è sempre quello di creare un profilo LinkedIn che catturi l'attenzione, questo include una foto professionale, un'intestazione accattivante e una sezione che racconti la propria storia professionale in modo coinvolgente ed esplicativo.

2) Contenuti di qualità: Pubblicare contenuti di valore, senza fare copia-incolla a destra e a manca, assicurarsi che riflettano la propria esperienza e le proprie competenze. Articoli unici, post che raccontino storie e casi di successo sono ottimi modi per mostrare conoscenza e passione per il proprio lavoro.

3) Effettuare networking strategico: Interagire attivamente con persone e gruppi pertinenti al proprio settore aiuta in maniera notevole l’innalzamento del numero dei collegamenti. È importantissimo ricordare che in un social media business le richieste non sono di amicizia come su Facebook e devono essere fatte in maniera molto mirata ed oculata, per evitare di essere ignorati e penalizzati da LinkedIn stesso.

4) Coerenza e costanza: Mantenere una presenza costante su LinkedIn è fondamentale, aggiornare regolarmente il proprio profilo e interagire con la community mostra impegno e affidabilità. Anche il fatto di avere esperienze coerenti tra di loro denota professionalità ed aumenta l'attrazione di un profilo. In questo caso do sempre un piccolo consiglio: meglio avere poche esperienze di pregio, piuttosto che inserirne decine di valore bassissimo.

5) Personalizzazione: Adattare i messaggi e le interazioni in base al proprio pubblico è una strategia da seguire sempre; infatti, un approccio personalizzato aumenta l'efficacia della comunicazione nei confronti delle persone in collegamento con noi e costruisce rapporti più profondi. Attenzione inoltre alle risposte automatizzate e generaliste, anche LinkedIn usufruisce di intelligenze artificiali che riconoscono questo tipo di attività e, chiaramente, le penalizzano.

 

D – Ma come deve essere la comunicazione su LinkedIn?

R – Professionale. Capendo questo concetto si è già a metà strada.

La comunicazione su LinkedIn deve essere mirata e autentica, avere uno stile proprio è la marcia in più rispetto a chi si affida a testi senza personalità ed immagini preconfezionate. Utilizzare un tono professionale ma accessibile a tutti, che rifletta la propria personalità e che sia comprensibile anche dai non addetti ai lavori. È importante ricordarsi che tutti i post, ogni commento o qualsiasi interazione fatta su LinkedIn, rappresentano il proprio marchio personale: proviamo a pensare a quanto poco soddisfacente sia la non comprensione del proprio marchio derivante da una cattiva comunicazione. Una raccomandazione che faccio sempre, ad esempio, è quella di non mettere mai termini tecnici difficilmente comprensibili, parole gergali e in uso all'interno del proprio studio o della propria azienda.

Personal branding su LinkedIn

Chiaramente risulta comprensibile il fatto che il semplice utilizzo di queste poche regole “for dummies” non è sufficiente al successo assicurato di un profilo o di una pagina LinkedIn, per questo sono necessari dei piani di comunicazione strategici, dei calendari di pubblicazione stabiliti e concordati, ottime fonti per tutto ciò che è contenuto e tanta pazienza.

Ma questo, come si sentiva dire alla fine di un cartone animati degli anni ’70, lo vedremo in un’altra puntata.

Corrado Capelli

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