Il valore della decisione
È l’azione, non il frutto dell’azione, ciò che è importante
Molti di noi si rendono perfettamente conto dell’importanza della conoscenza.
E per questo leggono libri, blog, forum, partecipano a seminari, workshop e ad altre formative per migliorare e potenziare la loro performance nel lavoro.
Quello che viene a mancare, spesso, è la capacita di agire e di trasformare in azioni pratiche gli insegnamenti teorici acquisiti.
E’ lo stesso che può succedere a noi, nella nostra relazione, quando abbiamo deciso di intraprendere le azioni. Abbiamo davvero chiaro quello che dobbiamo fare? Sappiamo esattamente quali sono le azioni richieste a ognuno di noi nella sua specificità e competenza?
In pratica, si tratta di mettere in moto quello che abbiamo già stabilito, entra in gioco il saper fare. Non è così scontato, perché quando siamo da soli sappiamo bene le scelte che dobbiamo fare, agire non e altro che scegliere cosa fare o non fare, ma quando siamo in due o più persone diventa più difficile coordinare le azioni e, soprattutto, decidere chi fa che cosa.
L’azione dipende dalla decisione. Questa fase non è per nulla scontata, in quanto alla base di molti fallimenti c’è proprio l’indecisione. I fattori alla base della non decisione possono essere di diverso tipo, primo fra tutti la paura: in ogni soggetto e insita una resistenza al cambiamento in quanto fattore portatore di innovazione, ma anche di instabilità per l’abbandono di una situazione nota per una ignota. Pensiamo a noi che stiamo iniziando a sperimentare nella nostra relazione un lavoro che deve essere portato avanti insieme, potrebbe pesare la responsabilità verso l’altro. Di sicuro per noi è una novità, non siamo più soli ad agire, ma agiamo con qualcun altro e anche questo potrebbe spaventare inizialmente. Pensiamo anche al fatto che magari non siamo tanto abituati a prendere decisioni, magari a volte le rimandiamo; adesso non possiamo farlo, dobbiamo rispettare i tempi che ci siamo dati e l’impegno che ci siamo presi nei confronti dell’altra persona.
Ognuno di noi, per sue caratteristiche personali, ha delle modalità diverse di affrontare le varie situazioni. Ma, affinché una strategia diventi effettivamente reale, e necessario che le decisioni abbiano prodotto le azioni corrispondenti. “È l’azione, non il frutto dell’azione, ciò che è importante. Devi fare la cosa giusta. Potrà non essere in tuo potere; potrà non avvenire nella tua epoca, che vi sia qualche frutto. Ma questo non significa che tu debba smettere di fare la cosa giusta. Potrai non sapere mai quali risultati derivano dalla tua azione. Ma se non fai niente, non vi sarà alcun risultato”. (Gandhi)
La nostra natura fondamentale e quella di agire, non di subire. Oltre a permettere di scegliere la nostra risposta a circostanze particolari, questo ci consente di creare le circostanze.
Prendere l’iniziativa non significa essere indiscreti o aggressivi. Significa riconoscere la nostra responsabilità di far in modo che le cose accadano.
Gli individui proattivi sono quelli che prendono l’iniziativa per fare qualsiasi cosa necessaria, coerentemente con i propri valori, affinché il lavoro sia fatto. Il valore della relazione risiede nella capacità di ognuno di assumersi l’iniziativa per concretizzare i valori e gli obiettivi comuni.