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Lavorare e a volte litigare! (nel giusto modo)

28
Mar, 2024

La risoluzione dei conflitti quando si collabora

Siamo noi a decidere chi far entrare nelle nostre relazioni dopo aver fatto un lavoro sulla nostra personalità, per scoprire chi siamo e avere una chiara direzione.

È questo nostro lavoro che ci porta a scegliere la persona su cui investire a livello di relazione, per poi andare ad ascoltare l’altro nello stesso modo pulito, senza maschere, che abbiamo utilizzato per ascoltare noi stessi.

Il concetto di base della collaborazione è espresso dal fatto che due individui si mettono insieme per raggiungere un obiettivo comune.

Il tutto è basato sull’idea che la condivisione di conoscenze, realizzata attraverso la cooperazione, aiuti a risolvere in modo più efficiente ed efficace i problemi.

Perché ci sia un’efficace collaborazione e cooperazione, ci deve essere un impegno nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità per l’altra persona e per gli obiettivi

Potrebbe succedere che durante il cammino si entri in conflitto, perdendo di vista l’obiettivo da raggiungere e di conseguenza trovandoci disallineati rispetto alla direzione da raggiungere. Tutte le relazioni sono fatte di alti e bassi.

Lavorare e a volte litigare! (nel giusto modo)

Cosa fare se ciò avviene? Innanzitutto ricordarci che il conflitto nasce dalla negazione di un bisogno. Quando percepiamo che qualcuno ci sta negando qualcosa a cui noi teniamo in modo particolare, sentiamo minacciate dignità e integrità e ci poniamo in posizione di difesa o di attacco impedendo all’altro di entrare in relazione con noi in modo spontaneo.

I bisogni possono essere i più svariati: dalla stima, al riconoscimento, alla realizzazione di sé, alla sicurezza e così via.

Una buona soluzione è, ancora una volta, mettersi in ascolto attivo dell’altro per capire cosa abbiamo messo in discussione con il nostro atteggiamento. Capire, con un atteggiamento empatico, il suo malessere per andare ad alleviarlo e a raggiungere una soluzione positiva per entrambi.

Condividere e dialogare in modo costruttivo per analizzare in modo reciproco gli atteggiamenti da modificare o migliorare vuol dire lavorare sulla relazione per prendersene cura e tenerla sempre valida e forte.

Dobbiamo viverla come una prova nel nostro cammino di condivisione che ci porta a capire quanto il valore della relazione sia grande per meritare una cura approfondita, prima di abbandonare il cammino in modo repentino, senza aver provato in tutti i modi a salvaguardare la nostra relazione.

Il cammino lo facciamo in due o più persone, è inevitabile che possano nascere incomprensioni per difetti comunicativi o mancanza di informazioni.

È importante ricordare a noi stessi la priorità della persona che viene ancora prima della relazione. Più ci poniamo in ascolto e attenzione dell’altro, più saremo in grado di evitare episodi di tensione o tristezza nella nostra relazione di valore.

Se anche dovesse accadere, abbiamo imparato tecniche e strumenti adatti per la sua risoluzione.

Andrea Colombo

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